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s t o r i a
d a
r i s c r i v e r e

Il nostro programma per l'Abruzzo.

Conservatori e Progressisti

La differenza tra centrodestra e centrosinistra risiede nella priorità data alla libertà individuale da un lato e all'uguaglianza sostanziale dall'altro.

Il centrodestra crede che la libertà sia prioritaria e che lo Stato debba limitare il suo intervento nella vita dei cittadini mentre il centrosinistra crede che l'uguaglianza sostanziale sia essenziale per garantire la piena libertà delle persone.

Il centrosinistra ritiene che il governo debba intervenire per ridurre le disuguaglianze sociali e rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Il mondo è cambiato

Ogni decisione che intraprendiamo oggi avrà un impatto duraturo sul mondo che lasceremo alle generazioni future.

La Regione Abruzzo ha un ruolo importante da svolgere nella ricerca di soluzioni globali attraverso politiche di sostenibilità ambientale, investimenti nella ricerca scientifica e promozione della cooperazione internazionale.

Solo attraverso la collaborazione e la solidarietà possiamo affrontare efficacemente le sfide del nostro tempo e creare un mondo più giusto, equo e sostenibile per tutti.

L’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata nel settembre 2015 dall'ONU, ha l'obiettivo di contrastare la povertà, salvaguardare il pianeta e garantire pace e prosperità. Nell'Abruzzo, ci sono 55.000 famiglie in stato di povertà assoluta e 63.000 famiglie in stato di povertà relativa. Il regionalismo differenziato potrebbe portare ad un ulteriore accentramento delle risorse e delle opportunità nel Nord Italia, aggravando le disuguaglianze già esistenti altrove. Per contrastare la povertà e raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 è necessario adottare politiche a medio e lungo termine, coinvolgere tutti gli attori sociali e garantire una gestione sostenibile delle risorse. 


A che punto siamo con la sanità?

In Abruzzo, l'82% del bilancio regionale è destinato alla spesa sanitaria. Mentre il governo nazionale continua a tagliare i finanziamenti, l'azione della Giunta regionale è stata finora limitata.

I problemi principali sono le lunghe liste d'attesa e il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Per invertire la situazione è necessario, da un lato, agire con azioni a lungo termine come la digitalizzazione, la formazione, la prevenzione e l'educazione sanitaria, dall'altro, intervenire con azioni immediate, per esempio riorganizzando le ASL, adottando il fascicolo elettronico e riducendo la mobilità passiva.

È necessario, inoltre, aumentare le attrezzature diagnostiche e incentivare l'impiego straordinario di medici e operatori sanitari. È importante anche rafforzare la medicina territoriale, che si è rivelata essere il punto debole del sistema sanitario durante la pandemia.  

L’economia regionale e il lavoro

Per rilanciare l'economia dell'Abruzzo e garantire il benessere di tutti i cittadini, è necessaria una strategia politica che consideri in modo globale il sistema regionale.

Questa strategia dovrebbe promuovere lo sviluppo economico in modo sostenibile ed equo, valorizzando settori chiave come l'industria, l'artigianato e l'agricoltura.

È, inoltre, fondamentale investire nella formazione professionale e nelle infrastrutture nonché creare un ambiente favorevole agli investimenti. Solo così l'Abruzzo potrà tornare ad essere competitivo e stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro.

Come l’aratro in mezzo alla maggese

È importante che la politica regionale si adoperi per trovare soluzioni e fornire incentivi alle imprese agricole affinché queste possano adottare pratiche sostenibili, come, per esempio, impiegare le energie rinnovabili nei processi produttivi o utilizzare tecniche di agricoltura biologica.

Inoltre, vanno introdotte politiche di promozione e valorizzazione dei prodotti locali, in modo da stimolare l'economia locale e garantire il benessere delle comunità agricole.

Allo stesso tempo, è fondamentale abbandonare rapidamente la strada delle fonti fossili, che ha causato una contrapposizione tra gli interessi economici delle multinazionali e quelli delle aziende agricole.

È necessario, inoltre, garantire un'adeguata valutazione del rischio ambientale e coinvolgere le comunità locali nelle decisioni che riguardano il territorio, favorendo così un processo di sviluppo sostenibile e partecipato.

Non lasciare indietro nessuno

Includere politiche e misure per favorire l'imprenditorialità e la creazione di nuove opportunità lavorative nel Piano attuativo regionale è fondamentale per promuovere una società più equa, giusta e inclusiva.

Queste misure possono aiutare a stimolare l'economia locale, creare nuovi posti di lavoro e garantire un adeguato sostegno alle persone disoccupate.

Tuttavia, per essere efficaci, queste politiche devono essere sostenute da adeguate risorse finanziarie.

Sicurezza del lavoro, sicurezza sul lavoro

È fondamentale potenziare le attività di controllo nei confronti delle aziende, assicurando che rispettino le norme sulla sicurezza sul lavoro nonché migliorare la qualità delle ispezioni sul territorio.

Occorre rafforzare la formazione e la sensibilizzazione in ordine alla sicurezza sul lavoro fin dalle scuole, in modo da creare una cultura della prevenzione sin dalla giovane età.

Inoltre, è necessario adottare misure specifiche per contrastare il lavoro irregolare, la precarietà e le pratiche di appalto elusive che spesso vanno a discapito della sicurezza dei lavoratori; incentivare le imprese che investono nella sicurezza sul lavoro; promuovere la ricerca e l'innovazione nel campo della sicurezza sul lavoro, coinvolgendo gli atenei e i centri di ricerca locali al fine di sviluppare nuove soluzioni e tecnologie che possano contribuire a migliorare la sicurezza sul lavoro.

Una politica di lungo respiro

È importante che la politica abbia una visione a lungo termine ed eviti di adottare soluzioni superficiali e populiste per ottenere consensi immediati.

Le decisioni prese devono basarsi sull'analisi dei problemi e sulle necessità reali della società e non su interessi particolari o scopi elettorali.

È fondamentale anche coinvolgere la società civile e le parti interessate nella elaborazione di nuove politiche.

La partecipazione attiva dei cittadini e delle organizzazioni è essenziale per garantire che le decisioni prese siano effettivamente rispondenti alle esigenze della comunità.

Per ogni giovane che va via, un pezzo della comunità muore

La Regione Abruzzo deve investire adeguatamente nei giovani, garantendo loro una formazione di alto livello e facilitando il loro inserimento nel mercato del lavoro.

Ciò può essere realizzato attraverso la disciplina del tirocinio curriculare e extracurriculare, l'introduzione di un'assicurazione obbligatoria per i tirocinanti e la promozione del contratto di apprendistato.

È inoltre importante istituire una Scuola di formazione pubblica e favorire la collaborazione con agenzie per il lavoro e enti di formazione presenti sul territorio.

Infine, la Regione potrebbe creare una sezione web dedicata alla progettazione, consentendo ai laureati interessati al project management di svolgere un tirocinio presso "Abruzzo in Europa", un'associazione deputata alla certificazione della figura del project manager.

Una rivoluzione (verde) ci salverà

Nel suo libro “Una rivoluzione ci salverà. Perché il capitalismo non è sostenibile”, Naomi Klein afferma che la risposta politica al problema dei cambiamenti climatici deve essere radicale. È necessario uscire rapidamente dalla fase dell'estrazione delle fonti fossili. Detto problema tuttavia, riguarda solo in parte la tutela ambientale.

La transizione ecologica è sia un mezzo sia un obiettivo per realizzare un nuovo modello sociale ed economico, basato su maggiori equità e giustizia sociale.

Questa rappresenta l'unica possibilità di sviluppo sostenibile a lungo termine. 

Per affrontare i cambiamenti climatici e la crisi economica, è necessario adottare politiche condivise, che siano, cioè, democratiche e partecipative.

La decisione di tagliare la Riserva naturale del Borsacchio senza coinvolgere gli enti locali è un esempio di come la politica non stia rispettando la legalità e la volontà dei cittadini.

Nel segno della transizione ecologica: parchi, riserve e…

L'azione politica della Regione deve concentrarsi sulla promozione e la valorizzazione del turismo sostenibile, con particolare attenzione all'utilizzo delle risorse naturali in modo responsabile.

Essa include l'incentivazione del turismo rurale e del turismo naturalistico, il sostegno agli agriturismo e alle attività agricole sostenibili nonché la promozione di iniziative culturali che mettano in risalto la bellezza e l'importanza ambientale della Regione. 

La politica urbanistica dovrebbe essere rivolta alla riduzione del consumo di suolo e alla promozione della bioedilizia in modo da limitare l'impatto ambientale dell'urbanizzazione. Inoltre, sarebbe opportuno incentivare l'uso delle fonti energetiche rinnovabili al fine di ridurre le emissioni di gas serra e promuovere una maggiore sostenibilità energetica.

…chiare, fresche et dolci acque

In Abruzzo la dispersione dell’acqua potabile è tra le più alte a livello nazionale, e cioè più del 50%, a causa delle condotte idriche obsolete e maltenute.

La direttiva europea sulle acque, in vigore ormai da circa vent’anni, ci impone di agire perché questo non accada.

Essa chiede di proteggere tutte le forme di acqua e di garantire che il costo dei servizi idrici sia recuperato, in modo che le risorse siano utilizzate più efficientemente.

Da questo punto di vista, anche la Regione Abruzzo deve fare la sua parte.

Tra i suoi compiti vi rientrano la pianificazione e la gestione del ciclo integrato delle acque: dall’attingimento, tramite le derivazioni per uso potabile, agricolo o industriale, ai sistemi di depurazione e restituzione della risorsa idrica, al controllo delle caratteristiche qualitative e quantitative dei corpi idrici.

Non gettarmi via

È fondamentale affrontare anche il problema dei rifiuti speciali che richiede una gestione particolare per evitare pericoli per la salute e l'ambiente.

In Abruzzo la situazione è ancora critica, con insufficienti risorse ed interventi per il corretto smaltimento dei rifiuti speciali.

È necessario adottare nuove norme per favorire una gestione sostenibile di tali rifiuti e garantire la bonifica dei siti inquinanti.

Inoltre, bisogna promuovere l'economia circolare ed incentivare la riduzione, il riutilizzo ed il riciclo dei rifiuti speciali.

È urgente modificare le direttive tecniche, adottare nuovi provvedimenti regolatori, semplificare i procedimenti per le autorizzazioni, potenziare gli impianti di recupero e riciclo, migliorare la raccolta differenziata, bonificare i siti inquinati, attuare la riforma della governance del settore e garantire l'attuazione delle leggi regionali sulla gestione dei rifiuti e sull'economia circolare.

Muoversi in modo sostenibile e gratuito

È necessario incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, promuovendo la creazione di percorsi ciclabili e collegando le diverse città abruzzesi con dorsali ciclabili regionali.

Allo stesso tempo, è urgente potenziare la rete ferroviaria, riattivando linee dismesse e potenziando i collegamenti con Roma e con le altre Regioni. Anche i porti, l'aeroporto e gli interporti devono essere adeguatamente sviluppati per favorire la mobilità sostenibile.

Infine, occorre affrontare il problema delle ferrovie turistiche, valorizzando le linee dismesse e promuovendo servizi turistici con treni storici.

L'implementazione di politiche di mobilità sostenibile in Abruzzo sarebbe, quindi, un investimento a lungo termine, vantaggioso per l'ambiente, l'economia locale e la qualità della vita dei cittadini.

Il consumo di suolo è in aumento (e l'erosione delle coste avanza)

In Abruzzo la perdita di terreni agricoli o naturali a causa della costruzione di edifici, infrastrutture o attività estrattive o di discarica, sta aumentando con oltre 21 ettari consumati al giorno.

Pur essendo state adottate alcune disposizioni per limitare il consumo di suolo, per  raggiungere l'obiettivo del saldo zero entro il 2050 è necessario privilegiare il riuso dei suoli urbani e la riqualificazione edilizia.

Il consumo di suolo, inoltre, aumenta il rischio idrogeologico e, a oggi, sono necessari interventi urgenti per mappare e monitorare il territorio, investire nella prevenzione, pulire gli argini dei corsi d'acqua, riforestare, realizzare opere di ingegneria naturalistica e dar luogo a progetti e interventi per arginare l'erosione delle coste.

L'energia intelligente

L'Abruzzo, deve contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali in termini di energia rinnovabile.

Attualmente, la Regione ha registrato una percentuale relativamente bassa nel consumo di energia da fonti rinnovabili rispetto ad altre Regioni italiane.

Saranno necessarie azioni concrete come la formazione, la sensibilizzazione dei cittadini, la definizione delle aree idonee per l'installazione di impianti di energia rinnovabile e misure per favorire l'accumulo di energia.

Infine, è importante integrare il reddito energetico regionale con quello introdotto dallo Stato per aiutare le famiglie in condizioni di povertà energetica e promuovere l'installazione di impianti fotovoltaici.

Una Regione più veloce e moderna

Il Masterplan Abruzzo si proponeva di rendere la Regione più moderna attraverso l'efficientamento delle ferrovie, il collegamento delle aree produttive regionali con i poli industriali nazionali e la facilitazione della circolazione delle persone e delle merci.

Purtroppo, la mancanza di coordinamento e di completamento dei progetti da parte della Giunta in scadenza ha interrotto questa stagione.

Sarebbe importante che la prossima Giunta regionale si impegni a promuovere e attuare un piano di modernizzazione che comprenda, oltre all' efficientamento dei trasporti, anche la digitalizzazione di settori chiave come la sanità, il lavoro e l'istruzione.

Sostegno alle attività del Terzo Settore

Il Piano sociale regionale, finanziato con circa 450 milioni di euro, rappresenta uno strumento di programmazione delle politiche sociali che contribuisce alla realizzazione delle attività del Terzo Settore.

Tuttavia, affinché il Terzo Settore funzioni adeguatamente, è necessario superare il commissariamento delle aziende pubbliche di servizi e configurarle come enti del Terzo Settore.

Inoltre, è importante ridisegnare l'organizzazione dei consorzi che rappresentano gli interessi degli enti locali e gestiscono alcuni servizi pubblici.

È anche urgente ridefinire il criterio di assegnazione dei fondi, considerando non solo il numero di abitanti ma anche il territorio e il tempo necessario per raggiungere i centri che erogano i servizi. Inoltre, è necessaria un'integrazione tra le politiche socio-sanitarie unificando i servizi sanitari e sociali,  trasformando così tale integrazione  in servizi concreti e reali.

La Regione e lo sport

In Abruzzo esiste una legge che disciplina lo sport e l'impiantistica sportiva ma manca un sostegno adeguato a tutti i tipi di sport, non solo al calcio.

È importante aumentare gli stanziamenti per le altre discipline sportive, in particolare per quelle che promuovono l'aggregazione sociale.

Un altro problema da affrontare è quello delle piscine che risultano costose da gestire. La Regione dovrebbe sostenere la presenza di strutture per il nuoto in tutto il territorio, considerando i benefici che questa attività porta alla salute.

Inoltre, l'Abruzzo ha una alta percentuale di sovrappeso e obesità infantile; è quindi necessario promuovere l'attività motoria e uno stile di vita attivo per prevenire patologie croniche e ridurre la spesa sanitaria della Regione.

Abbattere le barriere, riconoscere i diritti…

Una parte consistente della popolazione abruzzese affronta difficoltà economiche e sociali nella realizzazione dei propri progetti di vita, spingendo molte persone a cercare opportunità altrove.

Questo problema deve essere affrontato con urgenza per garantire a tutti un reddito, una casa, cure adeguate e scuole sicure.

Occorre eliminare le barriere architettoniche consentendo a tutti l'accesso libero agli uffici pubblici; garantire i diritti nel settore della salute, come l'accesso a ospedali e consultori per trattamenti farmacologici e interruzioni volontarie di gravidanza; mettere in atto campagne di contrasto alla violenza in tutte le aree pubbliche, con un'attenzione particolare alle scuole.

Infine, è necessario anche affrontare il tema dell'educazione sessuale e sentimentale.

…e tutelare il benessere degli animali

La tutela degli animali è un tema di grande importanza e sensibilità sociale. Sono state già avviate azioni in questa direzione ma è fondamentale continuare a lavorare per garantire una tutela adeguata e efficace agli animali e favorire una convivenza armoniosa tra esseri umani e animali.

La Regione Abruzzo potrebbe diventare un esempio di buone pratiche a livello nazionale e contribuire a diffondere una cultura di rispetto e protezione degli animali. Inoltre, investire nella tutela degli animali potrebbe portare benefici anche per l'economia regionale, ad esempio attraverso lo sviluppo del turismo sostenibile e del settore del pet food.

Per garantire l'efficacia delle misure adottate, è fondamentale collaborare con associazioni animaliste, veterinari, allevatori e negozi di animali oltre che con le autorità competenti per il controllo e l'applicazione delle leggi sulla tutela degli animali.

Anzitutto la casa (e la famiglia)

Il diritto alla casa è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti senza alcuna discriminazione.

La Regione Abruzzo ha un ruolo importante nel soddisfare questo bisogno, sia attraverso l'Osservatorio nazionale della condizione abitativa, che raccoglie dati e sviluppa politiche adeguate, sia attraverso l'esercizio delle competenze che le sono attribuite dalla Costituzione.

Essa ha il compito di garantire e promuovere il diritto alla casa, sostenendo la famiglia come struttura fondamentale per la società.

Attraverso politiche di sostegno economico, conciliazione tra lavoro e famiglia e promozione della sicurezza domestica, la Regione può contribuire a garantire il benessere dei suoi cittadini e una società più equa e inclusiva.

L’Abruzzo, la cultura, il turismo

L'Abruzzo è una Regione che offre una grande varietà di attrazioni e luoghi da visitare: chiese,  edifici storici,  siti archeologici che testimoniano la ricca storia della Regione, musei e biblioteche che offrono l'opportunità di approfondire la cultura e la conoscenza del territorio. Inoltre, l'Abruzzo vanta una tradizione culinaria di grande pregio, con una vasta selezione di piatti tradizionali e prodotti locali di alta qualità.

L'Abruzzo è anche famoso per i suoi parchi e le sue riserve naturali che offrono splendide opportunità per gli amanti della natura e delle attività all'aria aperta.

Dai monti della Majella e del Gran Sasso ai suggestivi borghi medievali dell'entroterra, ci sono molti luoghi da esplorare e scoprire.

È importante valorizzare questo ricco patrimonio storico-culturale per attrarre visitatori e promuovere lo sviluppo turistico dell'Abruzzo. Per fare ciò sono necessari progetti sostenibili e a lungo termine, supportati da finanziamenti adeguati.

È fondamentale coinvolgere le istituzioni pubbliche e gli operatori locali nella redazione di progetti efficaci, avvalendosi dell'esperienza di esperti del settore.

La democrazia in Abruzzo

La partecipazione democratica è essenziale per costruire una società inclusiva e garantire un processo decisionale più efficace e trasparente.

Per sviluppare questa cultura, è necessario coinvolgere i cittadini nelle decisioni più importanti attraverso l'istituzione di organi rappresentativi e attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini stessi.

Solo in questo modo si potranno raggiungere risultati concreti e si riuscirà a promuovere un sistema politico più responsabile e consapevole delle esigenze dei cittadini.

Una storia da riscrivere

Il cambiamento climatico è una minaccia seria e irreversibile per l'ambiente e per la vita delle persone. Le sue conseguenze compromettono la salute delle persone e mettono a rischio le risorse naturali, costringendo molte popolazioni a migrare.

Non possiamo più ignorare il problema del cambiamento climatico.

È una questione che richiede azioni immediate e coraggiose.

Dobbiamo agire ora per prevenire conseguenze irreversibili. Insieme, possiamo fare la differenza e preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

Siamo pronti a prendere l'iniziativa ma abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra partecipazione attiva.

È giunto il momento di voltare pagina e di riscrivere la storia della nostra Regione: l’ora è propizia, facciamolo assieme!

Vuoi saperne di più?